Il legno è tanto bello quanto delicato, soprattutto se esposto alle intemperie: vediamo come proteggerlo da sole e pioggia.
Volete scoprire come proteggere il legno dal sole e dalla pioggia? Con i nostri consigli potrai garantire la giusta protezione dagli agenti atmosferici, principali responsabili del deterioramento del legno.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Prima di tutto scegli un buon legno
Il legno è una materia prima eccellente, ci sono delle qualità che fanno la differenza in un arredo da esterno. Però è importante sapere come trattare il legno per evitare la comparsa di muffe, funghi e tutti gli effetti legati all’umidità. Prima di capire come proteggere il legno dal sole e dalla pioggia, bisogna dedicare una maggiore attenzione alla materia prima da prendere in considerazione. Insomma scegli un buon legno!
A tal proposito esistono tipologie di legno particolarmente adatte per uso esterno, come il teak, che resiste a escursioni termiche, pioggia e salsedine. Altamente consigliato è anche il castagno, il pino, larice, olivo. Mi raccomando sono da evitare la betulla, l’acero e il ciliegio, soprattutto per un uso esterno, poiché non sono molto resistenti al sole e alla pioggia.
Proteggere il legno dal sole e dalla pioggia: ecco come fare
Il modo migliore per proteggere il legno dal sole e dalla pioggia è quello di ricorrere all’uso dell’impregnante. Per esposizioni all’esterno, gli impregnanti sono la soluzione migliore in quanto anziché formare una pellicola protettiva esterna, penetrano nelle fibre, garantendo la protezione necessaria al legno dagli agenti atmosferici.
Nel caso specifico del legno, è consigliabile utilizzare gli impregnanti a solvente che riescono a penetrare nelle fibre del legno, proteggendo le superfici con maggiore efficacia.
Ma come bisogna passare l’impregnante? A differenza di una vernice qualsiasi, l’impregnante entra nelle fibre e quindi è fondamentale seguire le linee naturali della venatura, quando si utilizza il pennello. Le setole consentono al prodotto di penetrare e lo stesso vale per il movimento che non deve contrastare le fibre.
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